Un progetto di storytelling digitale racconta il Salesi ai piccoli pazienti
Un filmato della Fondazione Salesi destinato ai piccoli pazienti racconta in modo originale e coinvolgente le attività, il personale e gli interventi di chirurgia robotica all’interno dell’ospedale pediatrico di Ancona. Un esempio innovativo di storytelling digitale applicato all’ambito ospedaliero e un progetto di grande valore umano e comunicativo, patrocinato dalla Fondazione Marche Cultura, che desideriamo far conoscere a tutti.
In questi anni diverse strutture pediatriche in Italia e nel mondo hanno cercato di rendere i propri spazi accoglienti e a misura di bambino, attraverso interventi di interior design con l’utilizzo di colori, personaggi e ambientazioni fantastiche. Le terapie, le cure e le operazioni eseguite all’interno degli ospedali però restano spesso elementi difficili da comunicare, che suscitano timore e vengono percepiti come qualcosa di poco comprensibile, fonte di ansia e stress nei piccoli pazienti.
Le possibilità offerte dalla tecnologia e il potere della narrazione sono due preziosi strumenti che possono essere posti al servizio di questa importante causa e apportare benefici significativi per i bambini ricoverati: stimolare la loro fantasia e la loro creatività, aiutarli a ridurre il carico emotivo durante la permanenza in ospedale e anche a creare un rapporto di fiducia con il personale medico-infermieristico.
All’Ospedale Salesi di Ancona un progetto innovativo e originale ha combinato le potenzialità di questi due strumenti con un risultato molto interessante di storytelling digitale, che vogliamo qui presentare e far conoscere.
Estrabot/Nao e Sally: la robot therapy al Salesi di Ancona
Estrabot/NAOSally
Da qualche tempo due robot umanoidi, Estrabot/Nao e Sally, hanno fatto il loro ingresso al Salesi proprio per migliorare il percorso di accoglienza dei bambini in ospedale e per tranquillizzarli in alcuni momenti particolarmente delicati. Interagendo con i bambini attraverso meccanismi di intelligenza artificiale, questi robot sanno adattarsi alle loro reazioni emotive e li aiutano a superare ansie e timori legati alle terapie mediche, all’anestesia e alla sala operatoria. Nao e Sally sono i protagonisti del nuovo video realizzato dalla Fondazione Salesi per presentare ai bambini in chiave fantastica cosa avviene all’interno dell’ospedale e lo straordinario team di medici e infermieri che quotidianamente agiscono per offrire loro le migliori cure.
Storie e fiabe hanno il potere di trasportare chi le ascolta in un mondo immaginario e anche un intervento chirurgico può essere raccontato come un’avventura per far sorridere un bambino e aiutarlo a superare le paure. In ambito ospedaliero-pediatrico una narrazione ad hoc può diventare in pratica parte della terapia per la cura dell’ansia preoperatoria e da ospedalizzazione dei bambini.
Il video animato che presenta il Salesi: ecco a voi l’Ospedale dei bambini!
“Cosa significa essere ricoverati? Come funziona l’Ospedale? Chi incontrerò al suo interno?” Per rispondere a queste e ad altre domande, normali per un bambino che deve affrontare un ricovero, la Fondazione Salesi ha sostenuto la realizzazione di una simpatica animazione, che ha già riscosso l’approvazione e la simpatia dei bambini a cui è stato mostrato.
Il video è anche l’occasione per raccontare in modo semplice l’attività di Chirurgia Robotica Pediatrica, avviata da alcuni anni presso la Chirurgia Pediatrica dell’Ospedale Salesi, fiore all’occhiello e ulteriore conferma del livello di avanguardia della struttura.
L’idea della clip nasce dal Dottor Michele Ilari, chirurgo pediatrico dell’Ospedale Materno Infantile Salesi, specializzato in chirurgia addominale e toracica. “Ho pensato a come rendere più umano a un bambino quello che facciamo – spiega il Dottor Ilari – e ho pensato a un cartone animato come lo strumento più funzionale a questo scopo. In sala operatoria usiamo strumenti all’avanguardia, ad alta affidabilità, che ci permettono di eseguire operazioni complesse con estrema precisione. Mi è sembrato giusto che fosse proprio Estrabot/Nao a raccontare ai bambini come medici e infermieri possano essere immaginati come supereroi, che si prendono cura della loro salute».
Un lavoro di squadra e tanta passione
Ai testi del video, insieme al Dottor Ilari, ha lavorato Samuele Canonici, operatore di robot therapy presso la Fondazione Ospedale Salesi, che con la sua esperienza come clown dottore ha contribuito a creare un approccio divertente alla storia e trasformare il contesto ospedaliero in un ambiente di sorrisi, colori, giochi e musica.
Per la realizzazione dei disegni e dell’animazione video è stato coinvolto un talentuoso artista ascolano, Davide D’Angelo aka Urka, una bella collaborazione nata casualmente, come ci racconta il Dottor Ilari: “Un giorno passando davanti alla scuola di mio figlio, ho visto un ragazzo che disegnava un murales che mi ha subito colpito. Mi è così venuto in mente di chiedergli se volesse collaborare a questo progetto e lui si è mostrato subito disponibile e lo è stato durante tutto lo sviluppo del progetto”.
Il Dottor Michele IlariSamuele Canonici con Estrabot/NAO
L’artista Urka e gli ingredienti per un racconto magico
Davide D’Angelo è un disegnatore e street artist nato ad Ascoli Piceno, che dipinge col nome di Urka utilizzando nelle sue opere diverse tecniche e supporti della scena street contemporanea.
“La sfida più grande – racconta l’artista – è stata riuscire a sdrammatizzare l’esperienza dell’ospedalizzazione e soprattutto l’impatto con la chirurgia robotica, proprio perché sia per i bambini che per i genitori poteva essere un po’ ostico pensare di essere operati da una macchina piuttosto che da un essere umano. Abbiamo usato un registro divertente e adatto ai bambini, trasponendo un momento delicato in una specie di grande parco giochi. Sono orgoglioso di aver collaborato a questo progetto che ha finalità importanti, ci tenevo molto e sono contentissimo che siamo riusciti a realizzarlo”. Un elemento di criticità che il team di sviluppo ha dovuto affrontare è stata la voce del video, un aspetto fondamentale in uno storytelling destinato ai bambini. Per rendere il video più empatico, Urka ha doppiato il testo con la sua voce, elaborata poi con degli effetti per una somiglianza alla voce del robot, senza perdere però il tocco umano.
Urka – AutoritrattoUrka – Foto di Mattia Orsili
L’allegro video animato realizzato dalla Fondazione Salesi mostra come l’ospedale non sia un luogo freddo e ostile, ma una parte di mondo dove il bambino può suonare strumenti musicali, giocare con animaletti affettuosi, ridere insieme ai clown-dottori e contare sulla vicinanza di infermieri sempre pronti per lui come angeli custodi!
“Insomma qui c’è la squadra più forte che hai mai incontrato – conclude il video – tutti per uno, tutti per te!“
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