In occasione dell’Anno delle Radici Italiane nel Mondo, Staffolo ospiterà domenica 17 novembre 2024 la “Festa del Turismo delle Radici: la nostra Storia”, un evento a ingresso libero che celebra il legame tra cittadini italiani e le proprie origini. Questa iniziativa si inserisce nel progetto nazionale Italea, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nell’ambito del PNRR e finanziato da NextGenerationEU, con il patrocinio della Fondazione Marche Cultura a sostegno delle attività di Italea Marche nella regione.
La giornata proporrà un programma ricco di attività culturali, visite guidate e momenti di riflessione storica per tutti i partecipanti, con il coinvolgimento delle associazioni locali che, grazie alle loro attività, mantengono vive le tradizioni e le radici di Staffolo. Queste proposte offrono un’immersione autentica nella cultura locale e permettono ai partecipanti un emozionante tuffo nel passato.
Un programma per scoprire e celebrare le radici
L’evento prenderà il via alle 15:30 in Piazza IV Novembre con la cerimonia di apertura accompagnata dalla Banda Musicale Città di Staffolo. Dalle 16:00 alle 18:00, i partecipanti potranno esplorare il borgo attraverso visite guidate che toccheranno le chiese, i principali monumenti e il Museo del Vino, organizzate dalla Pro Loco di Staffolo.
Alle 18:00, la giornata proseguirà con una conferenza dedicata al Turismo delle Radici. L’evento sarà arricchito dagli intermezzi musicali a cura dell’Associazione Organistica Vallesina, con Fabiola Frontalini all’antico organo Callido della Chiesa di San Francesco, che offrirà un’atmosfera suggestiva al racconto delle storie d’emigrazione e di ritorno.
Interverranno alla conferenza il sindaco di Staffolo Sauro Ragni, l’assessore alla cultura Lucia Toccafondo, Francesca Giglio e Valeria Virginia Dos Santos di Italea Marche, lo scrittore Gian Luca Tesei e la bibliotecaria Giorgia Sestilli, che intervisterà l’autore durante la presentazione del suo libro. Nella seconda parte del convegno, prenderanno la parola Melissa Fiore, mediatrice culturale, e Luigi Biagioli, che condivideranno storie d’emigrazione delle loro famiglie. Modera l’incontro Giorgia Barchi.
La giornata si concluderà con lo spettacolo del Gruppo Folk Colle del Verdicchio, che dalle 21:00 alle 22:00, nella Sala Cotini, offrirà un momento di festa con musica e danze popolari, celebrando la tradizione marchigiana e il legame con il territorio. Lo spettacolo rappresenta un’occasione per immergersi nelle radici culturali di Staffolo e delle Marche, trasmettendo ai partecipanti l’energia e la passione delle danze tradizionali.
Il libro “Un veterinario marchigiano in Argentina”
Durante la conferenza sarà presentato il libro Un veterinario marchigiano in Argentina, un’opera che ricostruisce, attraverso documenti storici, articoli di giornale e verbali dell’Intendencia Municipal di Rosario, la vita e la carriera del giovane Giovanni Piermattei, nato a Staffolo il 2 novembre 1849 e scomparso in Argentina in circostanze misteriose. Giovanni aveva infatti ottenuto la laurea in Medicina Veterinaria all’Università di Parma nell’anno accademico 1876/77 e aveva iniziato a esercitare la libera professione nel suo paese d’origine. Partì per l’Argentina e divenne un pioniere nella sicurezza sanitaria e nella regolamentazione dei mattatoi di Rosario. Il suo impegno per la salute pubblica gettò le basi per i futuri organismi sanitari argentini, tanto che oggi è ricordato come cittadino onorario di Rosario per il suo contributo alla società argentina.
La presentazione del libro, insieme a un’intervista all’autore, sarà anche l’occasione per esplorare il contesto storico delle Marche di quei tempi, un’epoca segnata dal fenomeno migratorio. La conferenza approfondirà le cause storiche della migrazione e le difficoltà economiche che spinsero molti marchigiani a cercare fortuna all’estero, come documentato nello studio La questione marchigiana dell’economista Ugo Tombesi (Cagli, 1907).
“C’era una volta in Argentina”: prossimo evento per omaggiare le radici marchigiane
Il prossimo appuntamento per celebrare il Turismo delle Radici è previsto entro febbraio 2025, quando Staffolo ospiterà “C’era una volta in Argentina”, un evento che vedrà Maximiliano Cimatti mettere in scena racconti di emigrazione e la storia stessa di Giovanni Piermattei. Sarà un momento speciale in cui parole e musica si uniranno per raccontare le vite di chi lasciò le Marche in cerca di un futuro migliore, creando così un ponte tra passato e presente.