Popsophia ad Ancona dal 21 al 24 marzo: il programma
Dal 21 al 24 marzo la Mole Vanvitelliana di Ancona diventa il cuore del festival nazionale della pop filosofia diretto da Lucrezia Ercoli. Il tema scelto è “Lo spettacolo del male”. Tre rassegne dedicate a cinema, serie tv e nuovi linguaggi, tre spettacoli filosofico- musicali inediti, laboratori di filosofia dedicati ad adulti e bambini e una mostra “Pentagon” nella galleria virtuale di Popsophia MeGa per entrare all’interno dei misteri della perfezione della matematica.
Il “male” nel cinema, nella musica e nelle serie tv. Popsophia lancia la prima edizione del festival nazionale raccogliendo la sfida di raccontare un mondo oscuro e la nostra incapacità di non essere spettatori della malvagità e dell’orrore che quotidianamente ci circonda. Un tema che viene descritto anche nell’immagine scelta dal festival, un volto coperto da decine di mani che cercano di celare ciò che l’occhio, pur attonito e sbigottito, desidera guardare.
Il festival è articolato in una serie di appuntamenti pomeridiani con giornalisti, scrittori, docenti e filosofi, chiamati a contribuire alla narrazione sul tema scelto con speech inediti e philoshow serali, gli spettacoli filosofico musicali nei quali la filosofia si fa musica con le esecuzioni live di brani del repertorio nazionale e internazionale suonati dalla band di Popsophia, la Factory.
Tra le novità di quest’anno anche la presenza di laboratori filosofici in collaborazione con l’associazione Sophratica che proporrà in ogni giornata del festival workshop e pratiche filosofiche dedicati a varie fasce di età, dai bambini e ragazzi agli adulti, alle 17.30 e alle 19.30.
Torna inoltre anche l’appuntamento con l’arte e la mostra nella galleria virtuale e modulare MeGa: “Pentagon” il titolo dell’esibizione che richiama lo spazio fisico della Mole, dalla pianta pentagonale, ma che condurrà lo spettatore all’interno di un affascinante mondo fra le divine proporzioni, a cavallo fra umanesimo, matematica e tecnologia.
Il programma di Popsophia 2024
Il festival inaugura giovedì 21 marzo, alle 18 con il vernissage della mostra alla sala Boxe della Mole con gli interventi di Viviana Caravaggi sul metaverso, Evio Hermas Ercoli e Roberto Cresti. Alle 21.15, sempre alla Sala Boxe la presentazione del festival al pubblico con ospiti Michele Capuani che affronterà il tema del “male” tra moda e design e la direttrice artistica Lucrezia Ercoli che presenterà in anteprima il suo nuovo libro edito da Ponte alle Grazie e dedicato al tema del festival. Ad impreziosire la serata di apertura l’incursione musicale recital dell’artista, scrittore e musicista Ivan Talarico.
VENERDI’ 22 MARZO il festival entra nel vivo con i 3 incontri pomeridiani a partire dalle ore 18 inseriti all’interno delle tre rassegne: Philofiction, Cinesophia e Mediascape. Ospiti della prima giornata Alice Valeria Oliveri sulla spettacolarizzazione della morte nella tv del trash per spiegare cosa succede quando l’intrattenimento popolare e generalista si incrocia con la morte, dal Grande Fratello alle trasmissioni di Barbara D’Urso. L’analisi di Salvatore Patriarca (ore 18.30) esplora invece il male come scelta attraverso filosofia, cinema e televisione, passando dai malvagi “classici”, da Giuda a Vito Corleone, per arrivare ai moderni Joker, Dexter e Walter White di Breaking Bad. Chiude la terna pomeridiana Eugenio Radin (alle ore 19) che offre la sua riflessione sul terreno delle argomentazioni online, ravvisando il “male” nel combattere anziché dibattere.
Alle 21.15 il primo dei philoshow dal titolo “Il male del nostro tempo. Nichilismo, scontentezza, canzonette”, con ospite Marcello Veneziani. Uno spettacolo inedito dove la musica sarà il viatico per indagare le insidie della vuota insoddisfazione e il corto circuito per il quale le canzoni, da momenti di svago leggero invece possono parlare di nichilismo e “voglia di niente”. Un viaggio nella musica “leggera” da Modugno a Luigi Tenco, da Vasco Rossi a Califano, fino ai contemporanei Colapesce e Di Martino.
SABATO 23 MARZO è dedicato alle distopie e all’intrattenimento ad alta tensione proposto da serie tv del genere crime, ma anche alla narrazione dei conflitti in atto. Ad aprire la rassegna Philofiction due esperti di serie tv come Diego Castelli e Marco Villa (ore 18) che affronteranno il tema del “male” nelle serie tv degli ultimi 20 anni, da Breaking Bad a Dexter e Succession. A seguire (18.30) Gennaro Carillo, docente di Storia del pensiero politico all’Università di Napoli offrirà una riflessione sulla politica dominante contemporanea afflitta da cospirazionismo, post verità. Un topos che il cinema ha saputo confezionare per offrirlo al pubblico attraverso il grande schermo. E in chiusura alle 19 a Davide Bennato è affidato lo studio sulla narrazione della guerra attraverso i nuovi media, un tentativo di andare oltre la dicotomia tra un mondo costruito sui fatti e un mondo edificato sulle sue interpretazioni.
Alle 21.15 il philoshow serale non può che raccogliere tutte le suggestioni del pomeriggio in uno spettacolo ai confini del reale dedicato alle distopie: “Il peggiore dei mondi possibili” il titolo dell’incontro condotto e ideato da Lucrezia Ercoli e con ospite il divulgatore scientifico Michele Bellone. Un viaggio musicale e filosofico fra immaginari diventati leggendari: da 1984 di George Orwell ad Arancia Meccanica, da Brazil a Black mirror. Immaginari in cui dalla paura per il controllo e la compressione delle libertà si passa a quella per la tecnologia in grado di risucchiare l’umanità creando un mondo post apocalittico.
DOMENICA 24 MARZO vede protagonisti Oriana Binik, Alessandro Beretta ed Eleonora Caruso. Attraverso i loro interventi pomeridiani alla Sala Boxe verranno sottolineati ulteriori aspetti del lato oscuro della società e del piacere provato di fronte alla spettacolarizzazione dell’orrore. “Dal true crime al dark tourism” il titolo dell’intervento di Oriana Binik, sociologa e criminologa che spiegherà quando e perché possiamo definire “sublime” il crimine e la fascinazione per la violenza (ore 18). Aspetti analoghi verranno scandagliati nel cinema dallo scrittore e giornalista Alessandro Beretta (18.30) per la rassegna Cinesophia, con l’intervento dal titolo “Verrà il male e avrà i tuoi occhi”. Da Arancia meccanica a La casa di Jack (Von Trier)”, mentre a concludere (alle 19) Eleonora Caruso affronterà il tema quanto mai attuale della “moderazione” dei commenti nei social, fra haters e video di violenza e politicamente scorretto.
Alle 21.15 la chiusura della 4 giorni di Popsophia con un concerto di musica e parole, alla scoperta delle radici filosofiche del rock e delle vite e dei brani di autori diventati leggende, ma che hanno bruciato le proprie vite fra eccessi, ricerca dell’altrove e male di vivere. “Simpathy for the devil” il titolo dello spettacolo tratto dall’omonimo brano dei Rolling Stones che con la guida sapiente di Carlo Massarini che ritorna dopo l’anteprima di dicembre dedicata a Lucio Dalla, condurrà lo spettatore nei meandri della mente e del cuore di artisti come Janis Joplin, Amy Winehouse, Brian Jones, Jim Morrison.
I laboratori filosofici di Popsophia
Popsophia organizza due laboratori filosofici per bambini e adulti che nei pomeriggi del festival, dal 22 al 24 marzo arricchiranno la proposta culturale dell’iniziativa. Un’ora e mezza di “pratica filosofica”, a cura di Sophratica, per trovare in noi e con gli altri le risposte sull’esistenza
Sophratica è un’associazione italiana nata con lo scopo di promuovere e far arrivare le pratiche filosofiche all’attenzione di un pubblico più ampio, attraverso laboratori aperti alla cittadinanza e iniziative presso scuole, enti pubblici, privati e aziende.
Un laboratorio sarà dedicato a bambini e ragazzi suddivisi in due fasce di età: dai 5 ai 10 anni e dagli 11 ai 13 anni (numero massimo di partecipanti 30, su prenotazione tramite il sito di Popsophia) che saranno divisi in base all’età per mettersi in gioco attraverso la pratica del pensiero. A partire da immagini, storie, canzoni i bambini e i ragazzi verranno invitati a dialogare su chi è buono e chi è cattivo. Attraverso la domanda, strumento privilegiato della Philosophy for Children, verrà costruito un viaggio su una delle questioni più urgenti delle nostre vite alternando momenti di dialogo a momenti di attività creativa.
Un laboratorio sarà invece dedicato agli adulti per approfondire nella modalità del “Café Philo” gli spunti offerti dagli incontri del festival sul tema dello “Spettacolo del male”. Una riflessione condivisa in forma di dialogo sulla possibilità di definire bene e male. Disponibilità massima di 20 partecipanti ad incontro.
I laboratori sono tutti ad ingresso gratuito su prenotazione. Da venerdì 22 marzo a domenica 24 marzo, alle 17.30 (lab per bambini) e alle 19.30 (lab per adulti). Durata degli incontri 1 ora e mezzo.
I philoshow di Popsophia
Tre nuovi philoshow inediti prodotti da Popsophia per il festival di Ancona saranno presentati in anteprima nazionale il 22, 23 e 24 marzo alla Mole Vanvitelliana. Il format dello spettacolo filosofico musicale proporrà un’ulteriore interpretazione del tema del festival “Lo spettacolo del male” attraverso i contributi del cinema, delle serie tv e della musica.
Dall’inferno del nostro scontento contemporaneo, fino al peggiore dei mondi possibili fra paura del controllo e dell’ipertecnologia, fino agli eccessi che hanno segnato quegli artisti che si sono bruciati nella ricerca di una verità ricercata oltre le soglie della percezione.
GIOVEDI 22 MARZO. AUDITORIUM MOLE VANVITELLIANA: “IL MALE DEL NOSTRO TEMPO. Nichilismo, scontentezza e canzonette”
Qual è lo stato d’animo prevalente del nostro tempo? È l’epoca dell’odio o delle passioni tristi, per dirla con le parole di Spinoza? C’è un sentimento che caratterizza la nostra epoca ed è l’indolenza che rende il nostro vivere un disagio. Ne è convinto Marcello Veneziani, filosofo e giornalista e scrittore che prova a trovare ragione e prova del malcontento dell’esistere collettivo e individuale nei brani che dal dopoguerra ad oggi hanno affrontato il tema del peso dell’esistenza. Uno spettacolo filosofico musicale ideato da Lucrezia Ercoli che ha raccordato autori, brani e immagini del cinema per offrire uno spaccato del nichilismo nella musica. Attraverso canzoni come Vecchio Frack del 1955, Un giorno dopo l’altro di Luigi Tenco del 1966, lo spettacolo racconta i decenni della nostra vita attraverso le musiche che hanno dato voce al disagio e alla noia. Da Califano a Vasco Rossi fino ai contemporanei Colapesce e Di Martino con una canzone manifesto come “Musica leggera” con la sua “voglia di niente”.
VENERDI 23 MARZO, AUDITORIUM MOLE VANVITELLIANA: “1984-2024. Distopie o del peggiore dei mondi possibili”
Nell’anno del 40esimo anniversario dalla pubblicazione del capolavoro di George Orwell, Popsophia lancia in anteprima assoluta il nuovo philoshow dedicato alle distopie fra letteratura, cinema e serie tv. Assieme al divulgatore scientifico Michele Bellone, Lucrezia Ercoli realizza una narrazione sul “peggiore dei mondi possibili” che è possibile immaginare. Da Blade Runner ad Arancia Meccanica, da Black Mirror a Brazil fino ad Odissea nello spazio, la fantascienza ha pensato l’impossibile sotto forma di controllo e compressione della libertà. Provando a controllare il male anestetizzandolo nella cura “Ludovico” a cui viene sottoposto Alex DeLarge, il protagonista del capolavoro di Kubrick, fino alle distopie post apocalittiche dove la tecnica prende il sopravvento sull’umano. Un’estetica dell’apocalisse che sarà anche rappresentata dalla musica live della band Factory.
DOMENICA 24 MARZO. AUDITORIUM MOLE VANVITELLIANA: “SIMPATHY FOR THE DEVIL. Il rock e il male di vivere”
Ci sono vite che come fiamme sono destinate a bruciare velocemente. Ma in quella breve fiammata riescono a fare luce per i decenni a venire. “Dionisi” dell’arte che fra eccessi, sostanze, ma anche musica come catarsi e via per l’infinito hanno saputo “spalancare le porte della percezione” attraverso paradisi artificiali. Ne sono esempi Jim Morrison, il dolore di Kurt Cobain divenuto inno di una generazione in preda a noia e disgusto, Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin fino ad Amy Winehouse e Dolores O’ Riordan. Anime sensibili e ultraterrene incapaci di venire a patti con “il male” del reale. Miti eterni, in eterna lotta, che hanno incarnato con la loro musica eccessi, follia, trasgressione, ribellione, ma che sulla loro pelle hanno vissuto la bruciatura di un contatto ravvicinato con la fiamma dell’arte e della conoscenza. A raccontare le parabole delle loro vite entrate nel mito e “le premonizioni” dei loro testi carichi di significati e presagi oscuri Carlo Massarini che torna ad Ancona per il philoshow “Simpathy for the devil” tratto dall’omonimo titolo del brano dei Rolling Stones. Uno spettacolo ideato da Lucrezia Ercoli con la band Factory che riproporrà i brani più emblematici di questi artisti dalla breve vita terrena, ma eterni perché entrati nel mito.
La Mostra di Popsophia: Pentagon alla Mole Vanvitelliana
Grazie alla galleria modulare MeGa sarà possibile visitare dal 21 al 24 marzo un allestimento inedito dedicato alla bellezza dei numeri e ai numeri della bellezza. È il “pentagono” il centro della riflessione che Popsophia propone nelle giornate del festival dorico per provare a raccontare come matematica, estetica e filosofia si incontrino nella bellezza dei numeri che diventa estetica della forma. ‘Pentagon, la ragione aurea della bellezza” è un omaggio alla “figura cosmica” che in sé racchiude l’enigma dell’universo con i suoi cinque elementi: il fuoco, la terra, l’aria, l’acqua e lo spirito.
Grazie alle potenzialità offerte dallo spazio immersivo di MeGa lo spettatore potrà non solo ammirare e percorrere l’allestimento, ma compenetrare i misteri di alcune forme geometriche che hanno ispirato matematici, scienziati, artisti. Nel percorso della mostra, ideata da Lucrezia Ercoli, curata da Evio Hermas Ercoli e realizzata dai designer e sviluppatori Alessandro Nardi, Leonardo Nardi, Mirko Verdecchia e Riccardo Preterossi, sarà possibile compiere un viaggio fra quelle figure solide, che hanno rappresentato grandi interrogativi culturali: semplici prodotti della geometria o l’ossessione della perfezione per gli artisti di ogni tempo? Sarà possibile ammirare anche le meraviglie del Nastro di Moebius esempio di superficie non orientabile che sconvolge la nostra percezione ordinaria o il triangolo di Penrose anche conosciuto come “triangolo impossibile”.
In totale saranno sette le esperienze percettive che faranno parte del percorso che, rispetto ai precedenti appuntamenti espositivi, all’interno della galleria virtuale e modulare si arricchisce di un tappeto sonoro che rende la visita unica e irripetibile
La mostra verrà rilasciata nelle sale della Corte della Mole vanvitelliana, durante le giornate del festival Popsophia, dal 21 al 24 marzo, con orario pomeridiano, dalle 17.00 alle 19.00, e serale, dalle 21.00 alle 23.00. La mostra immersiva è visitabile con il supporto di un tutor, e con catalogo in omaggio alla fine della visita. È gradita la prenotazione tramite whatsapp al numero +393398108134.
La conferenza stampa di presentazione del festival
Il programma del festival nazionale di Popsophia è stato presentato giovedì 7 marzo alle 12 a palazzo Camerata di Ancona, con la presenza di Daniele Silvetti– Sindaco di Ancona, Chiara Biondi – Assessore alla Cultura Regione Marche, Anna Maria Bertini– Assessore alla Cultura Comune di Ancona e Lucrezia Ercoli – Direttrice artistica di Popsophia
Sindaco di Ancona Daniele Silvetti: “Popsophia rappresenta il cursore principale di un format che è centrale nell’offerta culturale della città. Abbiamo avuto una massiccia partecipazione che ha messo a dura prova l’organizzazione per il numero dei partecipanti, ma anche per i contenuti che ha saputo offrire. Abbiamo avuto degli assaggi estremamente appetitosi in questo periodo e su questa strada stiamo continuando anche con titoli provocatori”.
Assessore regionale alla cultura Chiara Biondi: “Popsophia è un festival nazionale e per la regione Marche è motivo di orgoglio. È un festival marchigiano che negli anni è cresciuto sempre più grazie alla qualità dei contenuti che ha saputo proporre. Ha trattato sempre temi importanti e sentiti, ma con leggerezza, con grande efficacia. È una cultura aperta a tutti di cui tutti possono usufruire. Ed è motivo di orgoglio che come festival nazionale approdi ad Ancona, è il nostro capoluogo di regione e come Regione siamo a fianco di questa iniziativa”.
Assessore alla cultura di Ancona Anna Maria Bertini: “Abbiamo lavorato assieme al direttore artistico per fare qualcosa di nuovo che catturasse il pubblico e conciliasse elementi contenutistici insieme al pop. L’esperienza dei mesi di dicembre e gennaio ci ha fatto capire il target del pubblico che è completamente diverso rispetto al pubblico che partecipa agli eventi che finora ha proposto la città. C’è un’utenza anconetana ma non solo, non soltanto regionale. Abbiamo oltrepassato i confini regionali e lo scopo è offrire al territorio e agli abitanti di Ancona un prodotto nuovo, allettante e uscire da questi confini.
Lucrezia Ercoli Direttrice artistica di Popsophia: “Arrivare ad Ancona è stata una sfida culturale che abbiamo abbracciato con gioia per interpretare l’esigenza di costruire un progetto che abbia un lungo respiro e radicare qualcosa che speriamo abbia un lungo percorso nella città”.
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