Riscoprire la poesia nei borghi delle Marche è l’obiettivo della IV Edizione di MArCHESTORIE, il festival che si terrà dal 9 agosto al 15 settembre 2024 in 79 suggestivi borghi marchigiani con un format rinnovato dal titolo “Marche, il dono dell’Infinito” che porta una nuova linfa vitale all’iniziativa. Questa edizione celebra la ricca tradizione poetica e culturale della regione, mettendo in luce il profondo legame tra i poeti marchigiani e i loro borghi, da sempre fonte d’ispirazione per figure illustri come Giacomo Leopardi e Cecco d’Ascoli, insieme a scrittori del Novecento e voci contemporanee che arricchiscono il panorama culturale del territorio.
Le Marche sono un territorio dove da secoli abita la poesia. La presenza di importanti poeti che hanno avuto i natali o hanno vissuto e operato nella regione è documentata e viva. Il Progetto “Marche – il dono infinito” intende creare il primo esperimento di diffusione di poesia, promuovendo uno scambio tra i cittadini della regione per rafforzare l’identità culturale legata all’arte della parola. L’obiettivo è creare momenti di incontro informali intorno alla poesia e coinvolgere mondi che erroneamente si reputano lontani dalla cultura, come ordini professionali, commercio e comunicazione.
Durante il festival si realizzeranno diverse attività e iniziative, tra cui bande poetiche con incursioni di attori e giovani performer in luoghi pubblici; performance diffuse di poesia e danza dove le parole danzeranno tra le anime; souvenir poetici verranno creati come oggetti regalo e ci saranno vendite solidali con aziende artigianali locali di design. Inoltre, ci saranno scambi virtuali di poesie con videomessaggi, atelier di poesia per giovani nei borghi poetici, letture di poesia one to one nei luoghi più iconici e l’apertura dei luoghi della cultura delle Marche, come chiese, palazzi storici, teatri, biblioteche, musei e collezioni, ma anche negozi e ristoranti. Sono previste inoltre visite guidate, mostre, degustazioni di prodotti tipici, appuntamenti enogastronomici e mercatini dell’artigianato.
Il festival continua a crescere, coinvolgendo 79 comuni, rispetto ai 51 dell’anno scorso. La durata dell’edizione 2023, già più ampia delle due precedenti, era di tre settimane, stavolta si abbracceranno ben 6 settimane dal 9 agosto al 15 settembre 2024. Il format funziona, la Regione ci investe, i Comuni ci credono, chi ha già partecipato vuole tornare, chi non c’era vuole entrare.
Il legame tra i poeti marchigiani e i loro borghi è forte e questa edizione di MArCHESTORIE dedicata alla poesia rinnova il legame stretto tra l’evento che si propone e il luogo che lo ospita. Innumerevoli gli esempi di poesia marchigiana che ha celebrato le nostre terre e ha fissato nella memoria alcuni concetti. Ancora oggi parliamo dei Monti azzurri pensando ai Sibillini, espressione di Leopardi nelle Ricordanze “Che dolci sogni mi spirò la vista, Di quel lontano mar, quei monti azzurri”.
Annibal Caro, poeta e celebre traduttore dell’Eneide, nativo di Civitanova Marche (Civitanova Alta), descrisse il suo borgo con versi che terminavano con “Pico non vide mai nido sì bello”.
Cecco d’Ascoli, poeta e scienziato ascolano, bruciato sul rogo come eretico nel 1300, la leggenda vuole che fece costruire lui, ordinandolo ad un demone, un ponte ad Ascoli che collega forte Malatesta a porta maggiore. Cesare Catà dedica una puntata di Marchetelling, rubrica culturale online di Fondazione Marche Cultura, proprio a Cecco, alla sua unicità come pensatore nella filosofia europea ed a quella leggenda tutta ascolana.
Scorrendo il programma del festival vediamo riferimenti a grandi poeti marchigiani, Camerino celebra il drammaturgo e poeta Ugo Betti, Sant’Elpidio a Mare dedica i suoi appuntamenti ad Antonio Santori, Montefortino racconta la poetessa Joyce Lussu e le Sibille appenniniche. Il tema della Sibilla ricorre anche in altri appuntamenti, come pure la celebrazione della natura che tanta poesia ha ispirato. C’è la poesia tradizionale, come nell’evento che sarà promosso a Caldarola, c’è l’alba del risorgimento italiano, con la congiura che verrà raccontata a Montelupone, c’è la poesia non in versi, come quella di Giacomelli attraverso le immagini, che verrà raccontata a Senigallia. Insomma, una rassegna che celebra in modo ideale i concetti di pluralità e varietà di linguaggi espressivi che le Marche incarnano perfettamente.
L’iniziativa, sostenuta dalla Regione Marche e fortemente voluta dall’Assessore regionale alla Cultura, gestita e promossa da Fondazione Marche Cultura e AMAT – Associazione Marchigiana Attività Teatrali è diventato un punto di riferimento per la cultura nella nostra regione. Per ulteriori dettagli, visitate il sito www.marchestorie.it e seguite le pagine Facebook e Instagram di MArCHESTORIE per gli aggiornamenti.