Le Marche celebrano le bandiere blu a Porto San Giorgio
Si è svolta ieri la festa regionale delle 18 bandiere blu della FEE, una in più rispetto all’anno scorso, assegnata proprio a Porto San Giorgio dove si è svolto l’evento di consegna dei vessilli. Celebrati anche i Comuni Bandiere Lilla, che favoriscono un turismo accessibile e inclusivo e le Bandiere Verdi, con le spiagge a misura di bambino. Madrina dell’iniziativaè stata l’attrice Manuela Arcuri.
Cos’è la bandiera blu?
La bandiera blu è un riconoscimento internazionale conferito dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle località costiere che soddisfano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio. Obiettivo principale di questo programma è quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche, verso un processo di sostenibilità ambientale.
Istituito nel 1987 Anno europeo dell’Ambiente, viene assegnato ogni anno in 64 paesi dei 5 continenti con il supporto e la partecipazione delle due agenzie dell’ONU: UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente) e UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo).
Le 18 bandiere blu delle Marche
I 18 comuni delle Marche a cui sono stati conferiti i vessilli sono: Gabicce Mare, Pesaro, Fano, Mondolfo-Marotta, Senigallia, Ancona-Portonovo, Sirolo, Numana, Porto Recanati, Potenza Picena, Civitanova Marche, Fermo, Porto San Giorgio, Altidona, Pedaso, Cupra Marittima, Grottammare e San Benedetto del Tronto, a dimostrazione della bellezza della costa delle Marche.
Porto San Giorgio: la new entry di quest’anno
Porto San Giorgio, dopo quattro anni torna ad essere città della Bandiera Blu. “Per noi è un vessillo molto importante – afferma il sindaco ValerioVesprini – e vederlo sventolare sulle nostre spiagge e sulla nostra rocca è motivo di grande orgoglio. Un obiettivo raggiunto e un vanto per la Regione Marche perché significa una regione attenta, accogliente e propositiva verso i turisti.”
Un risultato straordinario per la Regione Marche con un numero crescente di vessilli
“Oggi festeggiamo un risultato straordinario: da 16 bandiere di due anni fa siamo arrivati a 18 quest’anno – dichiara il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Con il rientro di Porto San Giorgio la costa marchigiana fa un ulteriore passo in avanti a testimonianza di una grande sensibilità verso l’ambiente, la sostenibilità e i servizi, che rappresentano un indicatore fondamentale per l’attrattività turistica.
Questi risultati sono il frutto del lavoro incessante degli uffici amministrativi che in maniera sinergica, a tutti i livelli, operano trasversalmente sulla cure delle acque, il potenziamento del servizi, l’ambiente e si rapportano con la FEE. Trenta anni fa le prime città marchigiane si fregiavano delle prime bandiere blu; in tutti questi anni si è fatta tanta strada perché attraverso l’ottenimento di questo vessillo si cresce dal punto di vista turistico. Questo significa economia, riconoscimento della bellezza della nostra terra e crescita della consapevolezza dei marchigiani su quanto siano forti e belle le nostre Marche.”
La FEE e i suoi parametri
“Bandiera blu è condivisione e lavoro di squadra che parte dal Comune e si allarga agli operatori e alla cittadinanza.” A parlare è il dott. Claudio Mazza, presidente della FEE che definisce questo riconoscimento come un percorso impostato sul miglioramento continuo. “Ogni anno come FEE chiediamo di migliorare le performance di qualità ambientale. È una politica di piccoli passi ma di cose estremamente concrete che nel tempo determinano un cambiamento.”
Si parte dalla qualità delle acque di balneazione che rappresenta un paletto di accesso; esse devono essere definite eccellenti negli ultimi 4 anni. Della loro qualità va data informazione con apposite affissioni e attraverso QR code il turista può collegarsi con il portale delle acque del Ministero della Salute e vedere in tempo reale la qualità del mare e la sua classificazione eccellente.
Ma parlare solo della qualità delle acque di balneazione sarebbe riduttivo: depurazione, gestione dei rifiuti, mobilità sostenibile, sono solo alcuni dei molti criteri che riguardano la gestione del territorio alla quale la qualità del nostro mare è strettamente correlata. Altro elemento imprescindibile è la sicurezza in spiaggia; sulle spiagge libere che sono bandiera blu la presenza degli assistenti bagnanti è un aspetto fondamentale e questa è la prima garanzia che un turista pretende.
Alla base di tutto c’è l’educazione ambientale. È necessaria una crescita culturale sui temi della sostenibilità e le scuole giocano un ruolo fondamentale nell’insegnamento di conoscenze, competenze e valori che permetteranno ai giovani di vivere e lavorare in modo sostenibile. “Qui nelle Marche l’attenzione all’ambiente cammina di pari passo con la cultura dell’ambiente e dell’ospitalità. Quando parliamo di ambiente parliamo di amore per il proprio territorio e la propria cultura e nelle Marche non mancano né l’uno né l’altro.”
L’economia del mare
Presente all’evento anche Lucia Albano, sottosegretaria al ministero di Economia e finanze che ha rimarcato quanto la Bandiera Blu sia legata all’economia del mare. “Fondamentale il percorso che viene fatto, nel quale c’è un accompagnamento ai temi della sostenibilità, dell’inclusività e della sicurezza e il governo è profondamente convinto che questo sia un veicolo per poter sostenere non solo le nostre coste e il nostro mare ma le nostre città, il nostro turismo e la nostra economia.”
Mare e turismo
“Il treno della promozione delle Marche è partito e andiamo verso stazioni lontane e verso obiettivi sempre più alti – afferma MarcoBruschini, direttore dell’ATIM. Siamo riusciti ad aprire questa stagione il 20 giugno con il nuovo logo del turismo delle Marche. Let’s Marche! deve diventare un leitmotiv; è un modo di dire che invita a parlare delle Marche e a promuoverle facendo movimento. Infatti stiamo andando verso i mercati esteri per fare internazionalizzazione con le nostre imprese. La parola principale che sta emergendo è “consapevolezza” dell’importanza del turismo per la nostra regione.”
Mare e accessibilità con le 6 Bandiere Lilla delle Marche
Giornata importante anche per le bandiere lilla, una attestazione di particolare attenzione e sensibilità da parte dei Comuni verso il Turismo disabile con l’accento su disabilità motoria, visiva, auditiva e patologie e intolleranze alimentari. Abbiamo intervistato Roberto Bazzano, presidente e fondatore della cooperativa sociale “Bandiera Lilla” che ci spiega che questo riconoscimento va a quei comuni che hanno un’accessibilità sopra la media ma che, soprattutto, vogliono continuare a crescere in questo ambito. Questo riconoscimento si ottiene attraverso un processo di valutazione che si divide in tre fasi: una fase conoscitiva preliminare attraverso un questionario elaborato insieme alla consulta per l’handicap e l’ultima fase è la verifica territoriale durante la quale viene visitato il comune e si prende il dettaglio dell’accessibilità e poi lo si pubblica sul sito per fornire tutte le informazioni a chiunque voglia venire nei comuni lilla.
Le 6 bandiere lilla marchigiane sono: Castelleone di Suasa, Civitanova Marche, Cupra Marittima, Grottammare, Porto S. Giorgio e Senigallia.
Hanno partecipato all’evento molte associazioni per disabili del territorio: Zero Gradini, Liberi nel vento, Santo Stefano, la scherma di Fermo, il sitting volley, l’Amnil, il Comitato Paraolimpico Coni e altri ancora.
La cerimonia di consegna delle Bandiere Blu
Il momento clou della serata è stata la consegna, ai 18 amministratori in fascia tricolore, della targa di partecipazione firmata da Stefano Petracci, in arte Pretax. Il pomeriggio condotto da Alvin Crescini ha avuto come madrina Manuela Arcuri che ha annunciato di aver scelto le Marche per produrre il suo prossimo film dal titolo “Beautiful girl”, le cui riprese inizieranno a novembre. Presente anche il presidente di Fondazione Marche Cultura e Marche Film Commission, Avv.Andrea Agostini. Il Digital Media Team della Fondazione ha raccontato l’evento in diretta sui canali social.
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