Le Marche celebrano le Bandiere Arancioni a Mondavio
Si è tenuta ieri, nel suggestivo borgo di Mondavio, la cerimonia di consegna delle bandiere arancioni delle Marche, il riconoscimento del Touring Club sulla qualità turistico ambientale dei piccoli borghi dell’entroterra. Salgono a 27 le certificazioni, 2 in più rispetto all’anno scorso e questo è motivo di grande orgoglio per la Regione Marche che è stata definita un caso esemplare dal Touring Club Italiano, perché dimostra non solo la capacità di garantire la qualità ma anche quella di fare rete.
“La Regione Marche punta tantissimo sui piccoli borghi, sia con una legge regionale (n.29 del 22/11/2021) che con oltre 100 milioni di finanziamenti inseriti nella nuova programmazione europea, perché riteniamo – ha esordito il presidente Francesco Acquaroli – che i nostri borghi storici siano i luoghi non solo della tradizione ma anche del futuro. Sono i luoghi della nostra storia, rappresentano uno scrigno straordinario che va riscoperto, valorizzato e proiettato nei decenni e nei secoli futuri.”
Sono intervenuti all’evento il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli; la responsabile nazionale delle Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano, Isabella Andreghetti; il Vicepresidente dell’associazione Paesi Bandiere Arancioni, Giuliano Ciabocco;il referente delle Bandiere arancioni della nostra Regione, Luca Bernardini, il sindaco del comune di Mondavio che ha organizzato l’evento, Mirco Zenobi e il presidente dell’associazione Borghi più belli d’Italia nelle Marche, Amato Mercuri. Ha presentato la cerimonia, Alvin Crescini.
Fondazione Marche Cultura con il suo digital media team ha partecipato all’evento per promuovere attraverso il web e i canali social l’immenso patrimonio di storia, cultura e tradizioni dei borghi marchigiani.
Cos’è la bandiera arancione e quali sono i borghi bandiera arancione nelle Marche
La bandiera arancione è un riconoscimento per la qualità turistica ambientale, assegnato dal Touring Club Italiano ai piccoli comuni dell’entroterra (senza tratti costieri marini) con una soglia massima di 15.000 abitanti che si contraddistinguono per un’accoglienza di qualità e un’offerta turistica di eccellenza.
27 sono i comuni delle Marche certificati con tale vessillo che mette il turista al primo posto: Acquaviva Picena, Amandola, Camerino, Cantiano, Cingoli, Corinaldo, Frontino, Frontone, Genga, Gradara, Mercatello sul Metauro, Mondavio, Montecassiano, Montelupone, Monterubbiano, Morrovalle, Offagna, Ostra, Ripatransone, San Ginesio, San Severino Marche, Sarnano, Serra San Quirico, Staffolo, Urbisaglia, Valfornace e Visso. Tale risultato porta le Marche sul podio come terza regione più arancione d’Italia.
Visitare uno delle tante località dell’entroterra marchigiano dove sventola la Bandiera Arancione è un’esperienza di grande ospitalità.
Quali sono i parametri di attribuzione del marchio?
Il marchio viene attribuito ai territori che promuovono un turismo di qualità, con iniziative tese a valorizzare il patrimonio culturale e paesaggistico, la ristorazione, la degustazione dei prodotti tipici, la conoscenza delle tradizioni e dei costumi locali.
Gli indicatori sono tanti ma il primo e il più importante è quello dell’ospitalità che è il segno distintivo di una regione molto vivace che sta crescendo e dove l’attenzione ai borghi è particolarmente sentita dalla governance regionale.
Isabella Andreghetti, responsabile nazionale Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano, ci parla di un percorso di selezione veramente arduo. “Ad oggi abbiamo raggiunto i 279 comuni certificati in tutta Italia, solo l’8% dei comuni italiani raggiunge la bandiera arancione. Per noi è sinonimo di grande serietà perché con questo marchio andiamo a garantire un’esperienza turistica di qualità verificando il mantenimento dei parametri ogni tre anni. È importante festeggiare quindi, non solo i nuovi comuni che entrano in questo circuito, ma tutte le bandiere arancioni per la loro capacità di garantire il parametro di qualità nel tempo.”
Per noi – continua Isabella Andreghetti – questa è la certificazione di un sistema. Sono un insieme di ingranaggi: ci sono gli amministratori consapevoli che prendono delle decisioni e attuano delle politiche innovative e rispettose dell’ambiente; poi ci sono le imprese, i piccoli imprenditori, la piccola ristorazione, la ricettività che insieme puntano sulla qualità e ne fanno una leva competitiva per il territorio e poi ci sono i cittadini che sono coloro che si prendono cura, di fatto, del proprio borgo e che fanno davvero la differenza nel momento dell’accoglienza.”
Rimarca su questo punto punto anche il Presidente Francesco Acquaroli che invita a costruire, intorno a questo grande patrimonio dei borghi storici marchigiani, una ricettività e un circuito economico che consenta loro di creare una filiera enogastronomica e culturale, che valorizzi le potenzialità che risiedono nel nostro entroterra.
Le Marche, caso esemplare per il Touring Club Italiano
“Le Marche per noi sono un caso esemplare – ha affermato Isabella Andreghetti, responsabile nazionale delle Bandiere Arancioni del Touring Club Italiano – perché dimostrano non solo la capacità di garantire la qualità ma anche la capacità di fare rete. È un vero e proprio unicum perché hanno la capacità di cogliere l’opportunità che questo marchio rappresenta ed inoltre ci permettono di lavorare bene aiutandoci a promuovere al meglio i territori e a portare avanti il grande impegno del Touring Club Italiano da ben 25 anni: certificare, promuovere e valorizzare il turismo di qualità.”
Questo grande impegno e voglia di fare è confermata anche dal Vicepresidente dell’Associazione Paesi Bandiere Arancioni, Giuliano Ciabocco che definisce le Marche “la regione più attiva e operativa del circuito delle Bandiere Arancioni. È da qui che partono la maggior parte dei progetti e dove ci sono più idee. Ora queste buone pratiche vengono replicate anche in altre regioni e servono per dare uno slancio ad una nuova visione di fare turismo nei piccoli centri.”
Conferma la situazione estremamente positiva nelle Marche anche il referente delle Bandiere Arancioni della nostra Regione, Luca Bernardini, che pone l’attenzione sull’importanza di puntare su un turismo certificato incentivato anche dalla Regione che crea un meccanismo virtuoso, dando un punteggio maggiore in alcuni bandi per chi ha la certificazione di qualità.
Il comune di Mondavio, borgo dell’entroterra della provincia di Pesaro Urbino, ha ospitato quest’anno l’iniziativa festeggiando la 20° candelina all’interno dell’associazione delle Bandiere Arancioni. “Possiamo sicuramente affermare che questo circuito funziona. Noi vediamo dei ritorni in termini di visibilità e aumento di turisti nel nostro borgo – afferma Mirco Zenobi, sindaco di Mondavio – grazie al Touring Club e alle grandi iniziative che nel corso dell’anno animano i borghi che fanno parte di questo circuito.”
La forza della rete dei borghi delle Marche
Presente all’evento anche Amato Mercuri, Presidente dei Borghi più belli d’Italia nelle Marche, altra associazione nata per valorizzare la storia, la cultura, le tradizioni, l’arte e l’ambiente dei piccoli centri, spesso trascurati dai flussi turistici.
“Si rinnova il sodalizio fra i borghi più belli d’Italia nelle Marche e le Bandiere Arancioni, le due certificazioni più importanti che un borgo dell’entroterra può aspirare ad ottenere. Con Luca Bernardini, referente delle Bandiere Arancioni nelle Marche, marciamo allo stesso passo e facciamo una promozione molto forte dei nostri borghi senza rivalità, ma con la consapevolezza di essere una risorsa importante per il turismo di questa Regione che a sua volta ricambia l’impegno nei nostri confronti insieme alla Fondazione Marche Cultura che si occupa della nostra promozione digital e social.”
La cerimonia di consegna dei vessilli a Mondavio
Nella splendida cornice del chiostro francescano adiacente alla piazza principale del borgo di Mondavio si è tenuta la consegna dei vessilli in un clima di grande partecipazione. Dopo l’accoglienza dei sindaci e dei referenti da parte del Gruppo Storico di Mondavio ha avuto inizio la cerimonia di premiazione condotta da Alvin Crescini. Ogni borgo ha raccontato un po’ di se, delle proprie peculiarità ed eccellenze prima di ritirare la targa e la bandiera. Ecco una gallery fotografica di questa bella giornata dedicata ai borghi storici delle Marche.
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