Convegno Internazionale su Luigi Vanvitelli alla Mole di Ancona: l’eredità del futuro
In occasione del 250° anniversario della morte del poliedrico architetto, padre della Reggia di Caserta e progettista della Mole Vanvitelliana di Ancona, la Reggia e il Comune di Caserta hanno elaborato un programma di celebrazioni sul territorio nazionale. Ad Ancona un convegno internazionale di studi sostenuto dalla Regione Marche, ha avuto inizio oggi e si svolgerà fino a sabato 9 settembre nel luogo simbolo di Ancona e dell’indiscusso genio del Settecento.
Prima dell’apertura dei lavori guidati dal direttore generale della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei, hanno portato i saluti istituzionali l’assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi; il sindaco del Comune di Ancona, Daniele Silvetti; l’assessore alla cultura del Comune di Ancona, Anna Maria Bertini. Si sono collegati da remoto il presidente del Consiglio regionale, Dino Latini e il rettore dell’UNIVPM, Gian Luca Gregori.
Un legame culturale tra le Marche e la Campania
Dopo 250 anni dalla sua morte, “Luigi Vanvitelli ristabilisce un legame culturale tra le Marche e la Campania. Territori molto diversi tra loro ma accomunati dall’obiettivo di porre la cultura come elemento decisivo di crescita, non solo sociale ma anche economica”. Lo ha affermato l’assessore regionale alla Cultura delle Marche, Chiara Biondi, intervenendo all’apertura dei lavori del Convegno internazionale di studi “Luigi Vanvitelli, il Maestro e la sua eredità 1773-2023.
“Approfondendo Vanvitelli scopriamo anche un altro modo di raccontarlo e di promuoverlo, puntando su itinerari a tema che potranno arricchire l’offerta della città di Ancona e delle Marche – ha detto l’assessore – Dalle nostre radici storiche e culturali siamo in grado, insomma, di trarre ancora linfa, attingendo da un uomo del suo tempo (architetto, ingegnere, musicologo, inventore) che ha saputo guardare avanti con esempi di architettura e ingegneria che rappresentano una lezione per le moderne generazioni”.
Vanvitelli, l’architetto dell’acqua, ha mosso i primi passi nelle Marche e ha ridefinito la città di Ancona attorno al suo porto. Qui ha svolto “il suo apprendistato” – afferma l’assessore alla cultura del Comune di Ancona Anna Maria Bertini. Nella nostra città ha eseguito la sua più grande opera, il Lazzaretto, una struttura pentagonale costruita su un’isola artificiale di 20 mila metri quadrati. La sua professionalità è poi decollata verso Roma e verso la Reggia di Caserta dove ha portato a compimento tutto il suo genio artistico.”
“Per noi amministratori cittadini – ha sottolineato il sindaco Daniele Silvetti – queste celebrazioni rappresentano una grande opportunità per svolgere riflessioni puntuali, accorte e responsabili su come questa visione dell’epoca vada oggi salvaguardata. Le scelte strategiche che vogliamo delineare guardano al porto antico, alla Mole Vanvitelliana, al Molo Clementino. Lo sviluppo di questa città è indubbiamente importante, ma il dato identitario e culturale che rappresenta l’essenza di Ancona non potrà ammettere sconti. Abbiamo il dovere di trasmettere alle prossime generazioni un patrimonio che dobbiamo salvaguardare”.
“Le Marche devono molto al maestro Vanvitelli – ha affermato il presidente del Consiglio regionale Dino Latini. La sua figura è attuale ancora oggi, quando si parla di grandi opere. La sua capacità di gestire, con i propri collaboratori, più cantieri simultaneamente, spesso complessi e imponenti, rappresenta uno splendido esempio di come queste grandi opere vadano ultimate e non rimangano delle incompiute”.
“È soprattutto Ancona – commenta il rettore dell’UNIVPM, Gian Luca Gregori – la sede ideale per lo sviluppo delle sue capacità di esprimere appieno la cultura architettonica e urbanistica del 700′ Europeo. Vanvitelli comprende la centralità del porto e evidenzia il ruolo politico, sociale ed economico di questo luogo. Il Convegno consente di delineare la figura di Vanvitelli, ma anche soprattutto offre l’occasione per promuovere la città di Ancona e di coinvolgere la comunità locale.”
Il Convegno Internazionale di studi
L’evento rientra nell’ampio programma di Celebrazioni di rilievo nazionale e internazionale attivato dal Museo Reggia di Caserta in diversi territori, topici nella biografia personale e artistica di Luigi Vanvitelli per sancire la preziosa eredità e il suo indiscusso ruolo di Maestro. Il programma vede coinvolti una pluralità di Istituzioni e soggetti pubblici e privati intenzionati a chiarire il valore dell’eredità di Luigi Vanvitelli, diffondendo capillarmente mostre, itinerari vanvitelliani, studi e ricerche, stimolando la partecipazione e la promozione delle attività del territorio.
Tiziana Maffei, direttore generale Reggia di Caserta, ha affermato che “le Celebrazioni vanvitelliane sono un’occasione per rileggere l’eredità lasciata dal suo grande artefice materiale: l’architetto Luigi Vanvitelli. Un pretesto per riconoscere e dare visibilità al suo ingegno, impegno, umanità e capacità di essere Maestro. Grazie all’opera dei suoi discepoli, il suo linguaggio si è diffuso nel tempo e nello spazio.”
Il programma delle celebrazioni è nato con tre linee di azioni precise: conoscenza, divulgazione e sensibilizzazione. Le celebrazioni sono dunque “l’opportunità per portare nel nostro contemporaneo i valori trasmessi dall’opera di Luigi Vanvitelli. La Reggia di Caserta, senza dubbio, è il suo lascito testamentario, il suo trattato scritto dalla materia del costruire, concentrato di cinquant’anni di esperienza professionale. L’omaggio a Vanvitelli è quindi un modo per riconoscere l’umanità dell’artista, ma soprattutto il lascito materiale e immateriale della sua professionalità. Tutto ciò è possibile solo con un lavoro diffuso sul territorio nazionale e in uno spirito di cooperazione interistituzionale”.
Accessibilità e inclusività del convegno
Il Convegno “Luigi Vanvitelli, il Maestro e la sua eredità 1773-2023” è inclusivo: tutti gli spazi della Mole Vanvitelliana sono accessibili e fruibili da spettatori con disabilità e ridotta mobilità.
Tutti gli interventi sono interpretati simultaneamente in LIS – Lingua dei Segni Italiana, sia per il pubblico in sala che per chi seguirà il Convegno in live streaming.
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