“Assedio al Castello” fa il pieno di pubblico facendo rivivere l’epica battaglia del 1446. Un esercito di 200 rievocatori e un’orchestra di 50 elementi hanno dato vita ad un grande cine-spettacolo dal vivo culminato con lo show piromusicale. Il presidente della Regione Acquaroli: “Manifestazioni come questa contribuiscono a valorizzare il territorio attraverso la cultura”.
Nel weekend appena trascorso (22-23 luglio) il Quattrocento ha preso vita e si è trasformato in uno straordinario spettacolo grazie all’attesissimo ritorno – dopo lo stop dovuto alla pandemia – di “Assedio al Castello”, decima edizione della rievocazione storica dell’assedio messo in atto nel 1446 dai potenti eserciti degli Sforza e dei Montefeltro contro Gradara, all’epoca uno dei più importanti castelli malatestiani.
Il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ospite d’onore di “Assedio al Castello”, ha rimarcato il valore della manifestazione “che ha la capacità di valorizzare il territorio attraverso storia, arte e cultura. Elementi che possono diventare un volano per rendere la nostra Regione portandola ad essere sempre più protagonista in ambito turistico. Gradara è un luogo straordinario, che conserva fascino e atmosfere magiche: è importante continuare a lavorare per la promozione di questa realtà, rafforzando il suo ruolo di grande attrattore della Riviera Adriatica”.
Valorizzare il territorio attraverso la storia
Il punto di forza della manifestazione, come sempre, è stato dato dalla grande accuratezza filologica nella ricostruzione degli allestimenti, che hanno visto il coinvolgimento di una ventina di gruppi, associazioni di rievocatori provenienti da Marche, Emilia Romagna, Veneto, Friuli, Campania e Repubblica di San Marino e delle rappresentazioni che hanno fatto toccare con mano al visitatore le emozioni della feroce battaglia divampata per ben 43 giorni sotto le fortificazioni gradaresi. Gradara, conosciuta già come la capitale del Medioevo, è diventata così una vera e propria ‘porta del tempo’, facendo registrare il tutto esaurito richiamando visitatori da ogni parte d’Italia e anche dall’estero.
Il pubblico ci ha ripagati – commenta Federico Mammarella, presidente di Gradara Innova e direttore artistico – facendo registrare a questa decima edizione numeri da record con gli spettatori hanno riempito interamente la vallata e il coinvolgimento di venti associazioni provenienti da varie regioni d’Italia. Un risultato importante, tenuto conto del fatto che Assedio al Castello non è semplice intrattenimento, ma anche un evento filologicamente accurato negli allestimenti, nella scelta degli abiti e nell’utilizzo di oggetti fedelmente ricostruiti secondo lo stile dell’epoca”.
Presente all’evento, su invito dell’amministrazione comunale, l’ambasciatore del Kirghizistan Taalay Bazarbaev giunto insieme ad una delegazione in rappresentanza del Paese a suggellare un rapporto di condivisione e scambio culturale con la cittadina gradarese.
Le immagini dell’Assedio al Castello 2023
Nella serata di sabato, a partire dalle 21.30, di fronte ad un pubblico numeroso e ammaliato, è andata in scena la rappresentazione che ha coinvolto un esercito di oltre 200 rievocatori. Un cine-spettacolo con colonna sonora di brani del XV secolo eseguiti dal vivo da un’orchestra di cinquanta elementi. La dimostrazione che si può fare divulgazione storica anche attraverso forme di intrattenimento.
Gran finale con il più grande spettacolo piromusicale al mondo realizzato sulle mura di un castello medioevale, a cura di Fonti Pirotecnica, che ha lasciato il pubblico con il naso all’insù infiammando il cielo sopra Gradara: 10.800 effetti esplosivi, 10 km di cavi, 18 centraline multicanale, 15 artificieri e oltre 80 ore di lavoro preparatorio in computer grafica.
Tutto l’evento è stato ripreso dalle telecamere di Icaro Tv che realizzerà uno speciale in onda nei prossimi giorni sul canale 18.
Foto di old_school_Photography di Gioele Bacilieri e Leonardo Mattoli
Nella giornata di domenica 23 luglio “Assedio al Castello” è proseguito all’interno delle mura del borgo con scene di vita quotidiana del Quattrocento, animazioni, battaglie, spettacoli di danza.
Com’è nata l’idea di Assedio al Castello
Il sindaco di Gradara, Filippo Gasperi, ha ricordato come dietro l’idea originale di “Assedio al Castello” si nasconda un’intuizione del vulcanico Gianfranco Micucci, compianto ex primo cittadino gradarese: “Era il 2005 e Gianfranco decise di mandarmi in spedizione in Francia, nel castello di Carcassone, dove si svolgeva un grande spettacoli di fuochi d’artificio. Abbiamo ripreso l’impronta di quello show pirotecnico, aggiungendo però musica e luci per rendere il tutto ancora più immersivo. Nel tempo, inoltre, si sono aggiunti i rievocatori in armatura, i cavalli e le bombarde. Oggi Assedio al Castello è una manifestazione che funge da collante per la nostra comunità, che attraverso questo momento si ritrova unita e riscopre le proprie origini e tradizioni. L’evento è stato in gran parte finanziato attraverso le risorse del PNRR grazie al bando Attrattività piccoli borghi storici. Siamo stati lieti di ospitare per l’occasione la delegazione del Kirghizistan e di aver fatto conoscere questo evento così rappresentativo della nostra memoria storica anche al di fuori dell’Italia ”.