A Servigliano inaugurata una scultura inclusiva sulla shoah inserita nel progetto SION
Il 7 ottobre 2023 è stata inaugurata a Servigliano in prossimità della Casa della Memoria, la scultura SION realizzata dal Professor Massimo Vitangeli; un’opera artistica di grande funzione comunicativa per le giovani generazioni e punto di partenza di un progetto più esteso realizzato dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale nell’ambito delle iniziative messe in cantiere per promuovere la memoria.
Nel giorno in cui, esattamente ottanta anni fa, il campo della cittadina veniva destinato a struttura per l’internamento degli ebrei è stata simbolicamente donata alla comunità marchigiana l’opera denominata “SION”, una scultura di ardesia millenaria che si completa attraverso l’azione performativa inclusiva dei giovani chiamati a lasciare le proprie intime missive e pensieri sulla memoria; il gesto performativo rende l’opera un serbatoio di nuova umanità che si completerà con l’istituzione di un Archivio Generazionale della Memoria.
Nel corso di un’iniziativa pubblica alla quale sono intervenute autorità civili, militari e religiose e la partecipazione attiva degli studenti, è intervenuto anche il presidente di Fondazione Marche Cultura Avv. Andrea Agostini che ha evidenziato il significato inclusivo del “Museo generazionale” garantendo il sostegno della Fondazione che presiede per la sua messa in essere.
“Ho sempre pensato che la memoria non sia qualcosa di statico – ha commentato il presidente Agostini – ma materia viva, da arricchire e stimolare continuamente. Proprio per questo, merita il massimo sostegno la Casa della memoria di Servigliano, che ha visto l’inaugurazione dell’opera scultorea Sion, di Massimo Vitangeli. Un’opera che dialoga con il visitatore e si completa accogliendo i pensieri di chi la osserva. Nei mesi prossimi la struttura proseguirà la sua crescita, inaugurando il Museo generazionale, un progetto intelligente ed inclusivo, per custodire e tramandare il ricordo dell’epoca più buia del secolo scorso.”
“Era il 7 ottobre del 1943, esattamente ottanta anni fa, quando il campo di Servigliano veniva destinato a struttura per l’internamento degli ebrei.” L’ha ricordato il Presidente della “Casa della Memoria”, Giordano Viozzi, aprendo la cerimonia per l’inaugurazione dell’opera scultorea, che è proseguita con il messaggio inviato dal Presidente Dino Latini, un appello rivolto soprattutto alle nuove generazioni affinché siano “affamate di conoscenza e guardino alla storia con attenzione e spirito critico”.
E proprio sulla storia si è soffermato il sindaco di Servigliano, Marco Rotoni, riproponendo in senso metaforico l’immagine del treno che attraversava la cittadina, volendolo inserire, però, in una sorta di “gioco di ruolo dove la sua funzione deve essere quella di raccogliere costantemente nuovi contenuti per raggiungere non luoghi oscuri come quelli del passato, ma una comunità dove regni la condivisione e la pace”.
Tre gli assi portanti del progetto “Sion” che si snoderà fino alla prossima primavera.
Il monolite in ardesia ha la caratteristica dell’“inclusività”, essendo destinato a prendere vita, secondo le intenzioni dell’artista Massimo Vitangeli, attraverso il contributo di chi vorrà affidare alle 77 cavità della struttura pensieri e riflessioni impressi su semplici foglietti di carta. Destinatari soprattutto i ragazzi.
I contributi dei ragazzi contribuiranno alla creazione di un “Museo generazionale” da concretizzare entro la prossima primavera.
Infine, la stampa di un volume dove verrà documentato l’intero progetto con contributi storici, artistici e didattici e che troverà ospitalità nella collana dei “Quaderni del Consiglio regionale delle Marche”.
Durante la cerimonia ulteriori contributi sono arrivati dal Direttore scientifico della “Casa della Memoria”, Paolo Giunta La Spada e dal referente per la Federazione delle Associazioni Amicizia Italia – Israele, Gennaro Avano.
All’artista Massimo Vitangeli il compito di illustrare l’opera scultorea, soprattutto sul fronte della dinamicità che ad essa vuol essere affidata per arrivare alla realizzazione del “Museo generazionale”, la cui inaugurazione dovrebbe tenersi il 5 maggio del prossimo anno. Una data simbolica, perché proprio in questo giorno, nel 1944, i restanti 31 prigionieri ebrei presenti nel campo di Servigliano furono deportati ad Auschwitz.
Presenti anche la Presidente della Commissione regionale pari opportunità, Maria Lina Vitturini e l’attrice Paola Giorgi, più volte protagonista di opere teatrali sulla shoah.
Alla manifestazione hanno partecipato gli studenti degli istituti scolastici “Vecchiotti” di Servigliano, “Preziotti-Licini” di Fermo e dell’Accademia di Belle arti di Macerata in rappresentanza degli studenti marchigiani. I primi ad affidare i loro pensieri alle 77 cavità della scultura.
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