La Regione Marche, insieme alla Fondazione Marche Cultura, ha recentemente organizzato una giornata di approfondimento sul tema del fundraising per la cultura, in collaborazione con il Comune di Porto San Giorgio, AMAT e Consorzio Marche Spettacolo. Questo incontro è stato parte del programma “Più Fundraising Più Cultura”, un’iniziativa nazionale promossa dalla Scuola di Fundraising di Roma e Patrimonio Cultura, dedicata alla formazione e sensibilizzazione degli operatori culturali sul fundraising. Si tratta di un progetto di grande rilevanza, giunto alla sua quinta edizione, che rappresenta oggi la principale iniziativa italiana per il finanziamento della cultura.
L’incontro ha riscosso grande successo, con la partecipazione di oltre 80 operatori culturali. Il programma “Più Fundraising Più Cultura” ha offerto ai partecipanti sessioni formative gratuite su strumenti chiave come Art Bonus, Sponsorizzazioni, Crowdfunding e Membership. La giornata si è conclusa con una simulazione d’aula, in cui i partecipanti hanno avuto l’opportunità di creare una campagna di raccolta fondi basata su un caso di studio reale, mettendo in pratica le competenze apprese.
Parlare di fundraising significa affrontare una sfida attuale e cruciale: promuovere la cultura attraverso campagne di finanziamento che ne sostengano la realizzazione e la diffusione. Ma se il fundraising risponde a bisogni contemporanei, è anche un concetto radicato nella storia. Oltre duemila anni fa, Gaio Clinio Mecenate incarnava l’idea di protezione e valorizzazione della cultura e degli artisti. Da lui, il termine “mecenatismo” deriva infatti per descrivere un sostegno che attraversa i secoli, evolvendosi fino ad arrivare alla nostra epoca.
Il fundraising, pur avendo un raggio d’azione più ampio e rivolgendosi a un pubblico molto più vasto di quello dei mecenati del passato, conserva con essi un filo conduttore: la dedizione alla bellezza, alla cultura e all’arte. Investire nella cultura non è solo un dono; come già intuivano Mecenate e i grandi mecenati della storia, significa anche lasciare un segno, costruire un’eredità duratura, stabilendo un dialogo con i contemporanei e un ritorno d’immagine per chi vi contribuisce.
Con grande soddisfazione, questa giornata di formazione che si è svolta presso il Teatro Comunale di Porto San Giorgio, non solo ha rafforzato il legame tra la cultura e il pubblico, ma ha rappresentato anche un ideale biglietto di benvenuto per il Grand Tour Cultura, che come ogni anno Regione Marche e Fondazione Marche Cultura proporranno ai cittadini a partire da novembre.
Il Grand Tour Cultura di quest’anno, intitolato “Marche, Terra dei Teatri”, sarà infatti dedicato alla valorizzazione della rete dei teatri marchigiani, un patrimonio unico in Italia per quantità e diffusione. Questo tour annuale metterà in luce non solo il valore architettonico dei teatri storici ma anche il loro ruolo insostituibile come punti di riferimento per la promozione culturale e l’aggregazione sociale.
Le Marche vantano un numero straordinario di teatri storici, che sono non solo tesori artistici, ma anche simboli di una tradizione che ha sempre visto nella cultura una fonte di identità e una leva di crescita. Oggi, grazie all’impegno degli operatori culturali e a strumenti di finanziamento innovativi, come il fundraising, possiamo continuare a promuovere e preservare questi luoghi per le generazioni future.