Dal Macerata Humanities Festival alla divulgazione web, i prossimi passi della collaborazione tra le due istituzioni.
Una sinergia tra Fondazione Marche Cultura e Università di Macerata per la valorizzazione del patrimonio culturale regionale: questo il cuore dell’accordo di collaborazione scientifica sottoscritto tra i due enti. I contenuti sono stati presentati all’interno del Social@b, lo spazio web-televisivo realizzato dall’Ateneo maceratese come vetrina delle attività di ricerca e di collaborazione con il territorio o terza missione. Un’occasione per un confronto diretto tra i vertici delle due istituzioni.
“Attraverso i suoi dipartimenti – ha ribadito il rettore John McCourt – l’Università di Macerata lavora con il territorio, con i Comuni e gli enti della Regione, in varie chiavi, dall’accessibilità alla valorizzazione dei beni archeologici, artistici e culturali a beneficio del territorio, anche in chiave PNRR. La cultura è un valore fondamentale. Un euro investito nella cultura ne frutta almeno cinque. L’Università di Macerata e la Fondazione possono trovare il modo di lavorare a progetti comuni a vantaggio di tutto il territorio”.
“Oltre alla promozione della cultura a tutti i livelli e in sinergia – ha sottolineato la Fondazione – l’opportunità è quella di andare ad agire nel concreto attraverso la divulgazione del Macerata Humanities Festival che si terrà a ottobre di quest’anno e la creazione di un Premio Cultura, costruito insieme, anche sulle esigenze del territorio. Un’opportunità significativa per valorizzare e sostenere il talento, contribuendo così alla sua crescita e alla sua diffusione. Questa sinergia ci ricorda che le idee nascono e si sviluppano collettivamente e che tutti siamo chiamati a contribuire, a partire dai temi dell’accessibilità, dell’inclusione e del digitale. È una grande occasione di crescita culturale e civile.”
La Fondazione ha mostrato grande interesse anche per i canali di divulgazione che l’Ateneo sta potenziando, come appunto il Social@b, la radio Rum con i suoi studi e la nuova rivista di divulgazione RicercaMag che potrebbero essere usati per informare e coinvolgere il grande pubblico su attività e temi di interesse comuni.