Si chiude un 2023 straordinario per Fondazione Marche Cultura
Chiudiamo un 2023 straordinario con una crescita esponenziale nell’audiovisivo, come nella comunicazione social e nella valorizzazione della rete museale. Un anno di svolta per la nostra Fondazione che ha visto un cambio di passo: dai fondi per il settore audiovisivo, alla presenza delle Marche ai festival di Cannes, Venezia, Berlino, Roma e Torino, alle nuove strategie di comunicazione per la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale, ai due progetti europei dedicati alla digitalizzazione dei piccoli e medi musei e alle residenze artistiche, fino a rubriche letterarie dedicate anche ai giovanissimi. Risultati evidenziati anche dai numeri: più di un milione e mezzo di utenti raggiunti dalle pagine della Fondazione e una copertura che tocca i 14 milioni di persone nei canali dedicati al Turismo della Regione Marche.
Raccontare le Marche. Le Marche dei borghi, dei paesaggi, dei musei. Le Marche da assaporare, da percorrere e da scoprire. Le Marche che creano, inventano, si affacciano al mondo. È un lavoro a 360 gradi, quello della Fondazione Marche Cultura, attiva dalla promozione della regione attraverso il cinema alla valorizzazione della ricca rete museale, dal sostegno a festival e progetti culturali ad una capillare presenza sui social network. Il 2023 ha segnato una crescita esponenziale in termini di iniziative e visibilità. Lo evidenziano i numeri: più di un milione e mezzo di utenti raggiunti dalle pagine della Fondazione, una copertura che tocca i 14 milioni di persone nei canali dedicati al Turismo della Regione Marche.
“Merito di un team giovane, capace, motivato – evidenzia il presidente Andrea Agostini, alla guida del Consiglio di amministrazione composto da Maurizio Di Stefano, Francesca Filauri e Anna Maria Bertini – Un gruppo che insieme al direttore Francesco Gesualdi ha saputo creare valore aggiunto, con professionalità e passione, tanto che la Regione ci ha scelti per curare tutta la comunicazione social della cultura marchigiana”.
In vetrina il cinema
Negli ultimi mesi del 2023 è stato lanciato un bando da 5 milioni di euro per il sostegno all’audiovisivo, prima tranche di un investimento da 16 milioni della Regione. Straordinaria la risposta: 107 domande, 65 per film e serie tv, 42 per documentari e cortometraggi. “Stiamo diventando terra di cinema – sottolinea il presidente Agostini – abbiamo mosso i primi passi, promosso rassegne con ospiti di rilievo, come Conero Film Festival, ospitato set con grandi interpreti, su tutti Whoopi Goldberg, Sergio Rubini, Raoul Bova; tanti progetti matureranno l’anno prossimo. Il successo oltre ogni attesa del bando audiovisivo premia la scelta lungimirante della Regione di investire nel settore. Significa inoltre che c’è attenzione verso le Marche, fiducia nella capacità di questo territorio di accogliere produzioni di alto livello. È una grande sfida, abbiamo tutte le carte per vincerla. Strategica anche la collaborazione con Iginio Straffi nel progetto AniMarche, un grande contenitore teso a far crescere il cinema di animazione”.
Il 2023 ha visto la presenza della Fondazione alle principali rassegne cinematografiche internazionali: Berlino, Cannes, Torino, Roma, soprattutto Venezia, dove sono stati presentati 7 film e documentari marchigiani sostenuti dalla Fondazione, oltre ai 6 cortometraggi del progetto Dimore in cerca d’autore. “Non sono passerelle, c’è una strategia dietro la nostra presenza – nota il presidente – Abbiamo studiato, costruito relazioni, infine messo in campo azioni concrete con risultati lusinghieri, penso alla tre giorni a Roma dedicata a un nostro maestro dell’animazione, Simone Massi, all’ottima accoglienza a Torino di un film marchigiano al 100%, Castelrotto di Damiano Giacomelli”.
La cultura in rete
La Fondazione si dedica alla promozione della cultura marchigiana a tutto tondo. Dalla presenza a eventi centrali, come la Bit di Milano e il Salone del libro di Torino, alle tante iniziative: il Grand Tour Musei della Regione, Next-Museum, progetto europeo di cui la Fondazione è capofila, volto a favorire la digitalizzazione nelle strutture museali, realizzato con UNIVPM, ICOM Marche e MAN Marche. Un suggestivo esempio è il nuovo allestimento inaugurato al Museo archeologico e della via Flaminia di Cagli. E ancora un training per curatori digitali ad Ancona e il Digital Education On Tour per far conoscere i migliori progetti multimediali delle Marche. La Fondazione ha partecipato attivamente a ThisPlaced, hub della creatività che ha proposto ad artisti da tutta Europa di interagire con le comunità locali per rappresentare le Marche attraverso diversi linguaggi espressivi.
Da non tralasciare il contributo a MArCHESTORIE, festival dei racconti e delle tradizioni nei borghi marchigiani, format che ambienta spettacoli e narrazioni fortemente calati nei territori che li ospitano. Tra le ultime novità, la partnership con una giovanissima book influencer, la dodicenne Valeria Scatasta, curatrice de L’angolo dei Libri, una rubrica settimanale in cui propone libri ai suoi coetanei. “Siamo plurali, come la nostra regione – conclude il presidente Agostini – tante attività, una sola mission: valorizzare le Marche in Italia e all’estero, creare opportunità per i loro talenti migliori”.
Anticipazioni per il 2024
Il 2024 della Fondazione Marche Cultura parte con grandi aspettative, a partire dal settore cinema. Una commissione di esperti stilerà entro febbraio la graduatoria dei progetti ammessi al fondo da 5 milioni di euro per l’audiovisivo, che realizzeranno nel territorio regionale lungometraggi, serie tv, documentari, corti o film di animazione. “C’è un mondo delle produzioni cinematografiche che ci guarda con interesse – commenta il presidente della FMC, Andrea Agostini, insieme al direttore di Marche Film Commission Francesco Gesualdi – a quel mondo sapremo dimostrare di avere professionalità e competenze per accogliere il grande cinema. Va in questo senso l’assistenza qualificata che forniamo per individuare le location ideali per i set intenzionati a girare nei nostri scenari. L’esperienza di altre regioni ci indica come film e serie possano diventare un grande motore di sviluppo economico. Una percentuale consistente di turisti sceglie le mete di destinazione in base alla suggestione per i luoghi ammirati in tv o al cinema. Questo campo, finora inesplorato nelle Marche, può proiettarci su scala internazionale”. Altro tema su cui si lavora è la formazione ai mestieri del settore audiovisivo, obiettivo che vede la Fondazione affiancata da un partner strategico come il CEO di Rainbow, Iginio Straffi, per preparare professionisti del cinema e dell’animazione.
Il 2024 vedrà il digital team sempre più impegnato sul web, dal miglioramento degli spazi digitali dedicati ai musei, alla cura di tutte le attività culturali della Regione Marche sui social, con l’apertura di nuovi canali. Si ripeterà il Salone dell’editoria marchigiana, neonata iniziativa del presidente del Consiglio regionale Dino Latini, a cui la Fondazione ha subito fornito supporto organizzativo e comunicativo. “Abbiamo seminato bene nell’arco del 2023 – conclude il presidente Agostini – ci prepariamo al nuovo anno con l’orgoglio, l’attesa e l’emozione di veder germogliare splendidi progetti”.
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